Gita a Baratti e Populonia

Recensione della visita a Baratti e Populonia scritta dalla nostra collaboratrice Angela Tamburini

Mercoledì 3 aprile abbiamo dedicato la nostra giornata a una visita ai siti archeologici di Baratti e Populonia. L’iniziativa ha coinvolto 33 dei nostri soci, interessati a scoprire il mondo degli Etruschi o a consolidare conoscenze sulla loro presenza nel nostro territorio fino all’evoluzione della loro cultura venuta a contatto con quella di Roma progressivamente in espansione.

Una guida preparata, l’archeologa Silvia Ioli, appassionata e dotata di spiccate qualità comunicative, ci ha accompagnati al mattino alla Necropoli di San Cerbone. Durante la visita ai principali monumenti funerari, ci ha illustrato gli elementi architettonici di ciascuno, mettendo in evidenza quanto le tombe hanno in comune e quanto le differenzia in base all’epoca di costruzione, allo status del defunto, alle vicende che ne hanno determinato il ritrovamento e la conservazione. Arricchendo la narrazione con vari excursus, ci ha fatto inoltre entrare piacevolmente in contatto con il mondo quotidiano degli Etruschi, con l’idea che avevano della vita e della morte, con l’arte, con le varie attività economiche ed artistiche che praticavano con grande abilità e per le quali erano conosciuti e apprezzati già nel loro mondo contemporaneo.

E’ poi arrivato il momento del pranzo. Ottima la scelta del ristorante per la qualità del cibo, la cortesia nel servizio, la logistica: facilmente raggiungibile con comodo parcheggio e suggestivo affaccio sul mare.

Al termine della pausa, la nostra instancabile guida, con entusiasmo immutabile, ci ha accompagnato a visitare l’Acropoli di Populonia, contagiando anche noi del suo stesso entusiasmo e di rinnovate energie.

Nel frattempo il cielo si era rischiarato, regalandoci un paesaggio straordinario, unico per la varietà dei colori, per la vicinanza in completa armonia di elementi naturalistici e umani.

La passeggiata pomeridiana ci ha immersi questa volta nel mondo dei vivi di quell’epoca, che aveva ormai assimilato cultura e modi di vita romani, come testimoniano la lussuosa domus, le terme private e pubbliche, i resti di mosaici notevoli per tecnica, realismo o  vivacità espressiva, i resti dei templi, la via sacra, la cisterna e i canali sotterranei per i rifornimenti di acqua.

Lasciata questa area, una vera e propria città, ci siamo incamminati verso l’uscita, sostando presso alcuni scorci panoramici mozzafiato sulla costa e sul mare antistante l’Isola d’Elba, per poi raggiungere il punto identificato dagli archeologi come il primo insediamento etrusco, grazie a ritrovamenti di mura difensive e resti di capanne. Sul luogo è stata ricostruita a scopo didattico un facsimile di capanna dell’epoca.

È così arrivato il momento del rientro e dell’inevitabile bilancio della giornata. Giudizio molto positivo e unanime. L’ iniziativa ha pienamente risposto al principio e alle intenzioni che ispirano tutte le iniziative di Unitre: stare insieme in armonia, accomunati da sentimenti di amicizia e dalla condivisione di interessi significativi per valore culturale e umano.

Un ringraziamento particolare a  Carlo e a Antonia che hanno organizzato questa visita con la consueta meticolosa attenzione.

 

Di seguito alcune foto della gita

UNITRE Rosignano
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